L’Europa è il solo letto possibile: sembra l’unica certezza delle incerte politiche europee, che rispondono per il resto ai 28 sogni diversi (e contrastanti) dei 28 Stati membri.
È quanto emerge dal dibattito sui problemi europei, che ha visto
gli interventi di Lorenzo Bini Smaghi, Yves Mény, Fabrizio
Saccomanni e Luisa Torchia.
La grande affluenza di pubblico conferma l’attualità delle
questioni trattate, che si sono concentrate sulle insufficienze
della politica.
Il destino dell’Europa, l’Isis, il declino del primato occidentale, i rapporti Usa-Ue e tra Occidente e Russia, il ruolo della Cina e della Germania, l’economia globale, l’Onu: questi sono alcuni dei grandi temi di geopolitica trattati nella tavola rotonda tra Lucio Caracciolo, Sabino Cassese, Angelo Panebianco e Romano Prodi, dal titolo: Chi governa il mondo?
[...]Questa mattina nella Biblioteca dell'Archiginnasio Carlo Galli,
Elisabetta Gualmini e Marco Tarchi hanno risposto alle domande di
Massimilino Panarari sul discusso tema del populismo.
Un interessante dibattito sul significato del termine populismo e
sul suo utilizzo come etichetta che oggi tutti tendono a cucirsi
addosso. Essere populisti è la strategia per avere il consenso
popolare?
"Spreco vs. antispreco"? Solo apparentemente.
Nel dibattito, che vede protagonisti due economisti coordinati da
uno psicologo, ognuno cerca di dare la propria interpretazione al
significato della parola "spreco".